Adonio. Nella metrica classica era un verso tipico dei canti dedicati ad Adone (bellissimo giovane eroe della mitologia greca, di origine fenicia, amato da Afrodite e tragicamente ucciso da un cinghiale), dal quale derivava il nome; usato soprattutto dai poeti greci Alceo e Saffo e dai latini Catullo e Orazio, era costituito da una dipodia dattilo-trocaica, ossia da dattilo più trocheo o spondeo, posta alla fine della strofe saffica.