Agiografia. Genere letterario tipico dell’Alto Medioevo, consistente nel racconto della vita di santi. Le prime agiografie cominciarono a circolare però molto prima dell’epoca medievale, forse fin dalle origini del cristianesimo, e furono probabilmente precedute da una fase in cui le vite dei santi venivano tramandate in forma orale. Pur con varie differenze, i testi agiografici presentano caratteri ricorrenti, come l’esposizione delle prove cui il santo è sottoposto e la descrizione del raggiungimento della santità, accompagnato da eventi prodigiosi e soprannaturali.
Uno dei primi autori di agiografie può essere considerato san Girolamo (347 ca-419 ca), con le Vite di Paolo, Malco e Ilarione, biografie di monaci composte nei primi anni del V secolo. Tuttavia le origini del genere agiografico si possono individuare già a partire dalla seconda metà del II secolo, quando si raccolgono resoconti schematici degli interrogatori cui furono sottoposti dai tribunali pagani i cristiani perseguitati (questi documenti sono noti come Atti dei martiri) e si scrivono le Passioni, ossia racconti più articolati del martirio, con maggiori dettagli e una più accurata ambientazione. Questi testi, in origine sostanzialmente piuttosto attendibili, al di là di qualche amplificazione retorica, diventano sempre più inclini all’esaltazione del santo e all’accentuazione degli elementi miracolistici e meravigliosi, a mano a mano che si diffonde il culto dei martiri, soprattutto a partire dal IV secolo.
Nel Medioevo il genere assunse un carattere sempre più fantastico e determinò la fioritura di un gran numero di leggende agiografiche, tra le quali spiccano, nel mondo latino, la Leggenda aurea (1255-66) di Iacopo da Varazze e, nel mondo greco, il Sinassario (X-XI secolo) di Simeone Metafraste.
L’agiografia come disciplina scientifica nacque soprattutto grazie all’opera di Jean Bolland (1596-1665) e della società che porta il suo nome, quella dei Bollandisti, i gesuiti belgi che cominciarono a riesaminare criticamente tutti i documenti agiografici della tradizione cattolica allo scopo di difendere il culto dei santi dalle osservazioni critiche dei protestanti. La società dei Bollandisti è tuttora attiva a Bruxelles.