Asclepiadeo, verso. Nella metrica classica, l’asclepiadeo è un metro lirico che prende il nome, secondo alcuni, da Asclepiade di Samo, poeta greco dell’età alessandrina (che non fu però il primo ad usarlo, in quanto era già stato utilizzato da Alceo), secondo altri, dagli inni in onore di Asclepio, dio greco della medicina. Fu usato anche dai poeti latini, in particolare da Orazio.
L’asclepiadeo minore consiste di uno spondeo, due coriambi e un giambo; l’asclepiadeo maggiore di uno spondeo, tre coriambi e un giambo. Quattro versi asclepiadei, variamente combinati, costituiscono una strofe asclepiadea. Nella metrica barbara il verso venne ripreso da Carducci.