Carestia. Il termine, di incerta etimologia, indica la grave scarsità dei viveri necessari al sostentamento della popolazione di un Paese. Tale scarsità può verificarsi per cause naturali, come la siccità o le avverse condizioni climatiche, ma anche per cause dipendenti dall’uomo, come la guerra o altri rivolgimenti politici di vario genere.
I periodi di carestia si sono ripetuti in ogni tempo nella storia umana; la letteratura ne reca spesso testimonianza, in forma esplicita o velata. Nella Bibbia, per esempio (Genesi, 41), Giuseppe profetizza sette anni di abbondanza seguiti da sette anni di penuria.
Carestie, spesso legate a fattori climatici, furono alla base di migrazioni di intere popolazioni: in forma letteraria, ma sulla base di un’indubbia verità storica, lo scrittore greco Erodoto descrive per esempio la migrazione dei popoli tirreni che, per un lungo periodo di carestia nei loro territori d’origine, abbandonarono il Mediterraneo orientale e approdarono sulle coste tirreniche dell’Italia dando origine alla civiltà etrusca.
Nel Medioevo, benché l’accumulo di scorte granarie per far fronte alle emergenze fosse una pratica diffusa, soprattutto nelle città, si ricordano numerose grandi carestie, come quella del 1195-97, che colpì l’Europa centrale, facendo molte vittime soprattutto in Francia, a seguito di un inverno rigidissimo e di fortissime piogge. Anche alla Peste nera, che colpì l’Europa nel 1348-49, seguì un periodo di carestia.
Le carestie locali, che interessarono cioè singole e limitate regioni, non si contano: per limitarsi a quelle che colpirono l’Italia in età moderna si possono ricordare quelle degli anni 1543, 1590, 1633 (in Piemonte e Lombardia), 1709-12, 1749-50 (in Lombardia), 1764 (a Napoli), 1811, 1816-17 (in Piemonte e Liguria). Una perdurante siccità provocò la terribile carestia che colpì la Russia nel 1921.
Agli eventi bellici, compresa la Seconda guerra mondiale, si è sempre affiancata la penuria di cibo, e vere e proprie carestie si ripetono tuttora periodicamente nei Paesi del Terzo Mondo.