Carme figurato. Componimento poetico nel quale la diversa lunghezza dei versi o la disposizione particolare di alcune lettere riproduce la forma di un oggetto. I primi a comporre carmi figurati, in greco, furono gli alessandrini nel III secolo a.C.; il maggior autore del mondo latino fu Optaziano Porfirio, nel IV secolo d.C.
Nel Medioevo il carme figurato godette di particolare fortuna e si sviluppò in molteplici forme: c’erano, tra gli altri, il carme alfabetico (in cui il primo verso comincia per A e l’ultimo per Z), l’anaciclico (che si può leggere alla rovescia), il ropalico (in cui ogni parola è di una sillaba più lunga della parola precedente).
Carmi figurati furono composti anche nel Cinque e Seicento; essi ebbero inoltre una vivace rinascita nel Novecento, ad opera di alcuni poeti e artisti d’avanguardia, come Apollinaire, che scrisse numerosi Calligrammi seguendo questi antichi procedimenti.