Cicalata. Discorso inconcludente, in prosa, su un argomento futile. In occasione delle periodiche riunioni conviviali delle accademie sei-settecentesche, in particolare quelle degli Accademici della Crusca, uno dei membri pronunciava una cicalata per prendere scherzosamente in giro le dotte disquisizioni accademiche che normalmente si tenevano in quelle sedi. La moda della cicalata, che col tempo assunse sempre più spesso la forma del puro gioco di parole, fatto per sorprendere e divertire, rimase in uso nelle accademie fino all’Ottocento.
Il termine si è conservato nel linguaggio corrente per indicare il discorso lungo, frivolo e inutile, lo sproloquio, la chiacchiera («cicalata», come «cicaleccio», «cicalare» e simili, deriva dal frinire delle cicale).