Epistemologia. Dal greco epistéme («conoscenza») e lógos («ragionamento», «studio»), il termine designa la riflessione intorno ai princìpi e ai metodi della conoscenza scientifica; viene usato come sinonimo di «filosofia della scienza», ma anche per indicare in modo specifico la teoria della conoscenza. Il primo a servirsi del termine in tal senso fu il filosofo scozzese James Frederick Ferrier (1808-64), e nei Paesi di lingua inglese esso continua a essere adoperato per indicare la teoria della conoscenza o gnoseologia.
Si parla di epistemologia genetica con riferimento alle ricerche dello psicologo svizzero Jean Piaget (1896-1980), che indicava con questa espressione i suoi studi sui meccanismi attraverso i quali si forma la conoscenza umana a partire dall’età infantile: egli notava la presenza di un legame originario tra i processi cognitivi e l’attività senso-motoria nei bambini, e metteva in evidenza il progressivo formarsi nell’infanzia dei concetti logici, matematici e fisici.
Si parla invece di epistemologia evoluzionistica per indicare gli studi di Karl Raimund Popper (1902-94), Konrad Lorenz (1903-89) e altri, secondo i quali il complesso delle conoscenze si sviluppa seguendo i meccanismi della selezione naturale teorizzata da Darwin.