Luddismo. Movimento di protesta sorto in Inghilterra tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo; si manifestò in forme di rivolta contro la disoccupazione e lo sfruttamento dei lavoratori determinati dalla rivoluzione industriale e dallo sviluppo del capitalismo. Pare che il movimento debba il nome a Ned Ludd, il primo operaio che avrebbe sfogato la propria ribellione in forma violenta distruggendo un telaio nel 1779. Oggetto delle proteste, determinate dai salari bassissimi, dalla precarietà del lavoro e dalle condizioni spesso disumane in cui esso doveva essere svolto, furono in più occasioni i macchinari, che venivano danneggiati o distrutti nella convinzione che proprio alla diffusione delle macchine andasse imputato il peggioramento della condizione operaia. Alle sommosse dei lavoratori fecero da contraltare reazioni talora estremamente dure da parte delle autorità e del padronato (incarcerazioni, deportazioni e condanne a morte mediante impiccagione). I moti luddisti, diffusi in Scozia e in Inghilterra tra i lavoratori delle aziende tessili, si estesero ampiamente anche in altri Paesi europei.
In ambito letterario, i moti scoppiati in Slesia nel 1844 ispirarono il dramma I tessitori di Gerhart Hauptmann.