moneta


Moneta. Il nome deriva da un epiteto della dea Giunone, che a Roma era chiamata Moneta, ossia «ammonitrice» (dal verbo latino moneo); il suo tempio si trovava sul Campidoglio, nei pressi della Zecca urbana.

La moneta, in quanto unità di misura del valore dei beni, assume un ruolo intermediario negli scambi economici, a differenza di quanto avviene nel baratto, nel quale gli scambi avvengono sotto forma di permuta dei beni che hanno un’utilità diretta per chi li effettua. In passato le monete si identificavano con i metalli preziosi, e il loro valore variava in base al mutare del prezzo del metallo in cui erano state coniate. A partire dall’Ottocento la moneta si svincolò dal supporto metallico, che venne sostituito dalla moneta scritturale e dalla banconota. Dall’originario significato di dischetto in metallo, coniato per la necessità degli scambi, e avente lega, titolo, peso e valore prestabiliti e garantiti da un’autorità preposta, il termine passò quindi a indicare, per estensione, tutto ciò che svolge la funzione intermediaria negli scambi e funge da comune misura di valori.

La letteratura è ricca di riferimenti alle ricchezze, al denaro e alle monete: indimenticabili sono la figura dell’avaro attaccatissimo ai suoi beni (Molière dedicò al personaggio dell’avaro una celebre commedia) e quella dell’usuraio (come il protagonista del Mercante di Venezia di Shakespeare); non mancano neppure tesori nascosti che si immaginano solitamente costituiti da forzieri o bauli colmi di monete (L’isola del tesoro di Robert Louis Stevenson); ma forse ai nostri giorni l’immagine più immediata che viene alla mente pensando alla moneta sonante è quella di Paperon de’ Paperoni, il papero miliardario inventato dalla fantasia di Walt Disney, che diede inizio alle sue strabilianti fortune con una monetina da dieci centesimi di dollaro, la cosiddetta «numero uno» (vanamente presa di mira dalla strega Amelia, decisa a rubargliela per arricchirsi a sua volta), e che nuota tra le monete nel suo deposito-forziere perennemente assalito, senza successo, dai banditi della Banda Bassotti.

 

 

 

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