BIOGRAFIE

Ramo, Pietro


Ramo, Pietro (Pierre de la Ramée, anche latinizzato nella forma umanistica Petrus Ramus; Cuts, Vermandois, 1515-Parigi, 1572). Umanista, matematico e filosofo francese. Di umili origini, frequentò la Sorbona ottenendo la qualifica di Magister artium nel 1536, con la dissertazione Quaecumque ab Aristotele dicta essent commentitia esse (“Esser falsa qualunque cosa detta da Aristotele”). Il suo nome è legato in particolare alla riforma della dialettica, cioè all’elaborazione di una nuova logica sulla base del naturale modo di procedere del pensiero umano, in alternativa ai formalismi e agli schematismi dell’aristotelismo scolastico. In tale ottica si colloca la pubblicazione nel 1543 delle Dialecticae institutiones ad Lutetiae Parisiorum Academiam e delle Aristotelicae animadversiones, opere condannate e messe all’indice da Francesco I, per la loro palese opposizione agli aristotelici, che gli valsero anche l’allontanamento dall’insegnamento universitario. Nel 1551 Enrico II revocò il provvedimento e gli assegnò la cattedra di Filosofia ed eloquenza al Collegio di Francia. Ma nel 1561 la sua conversione al calvinismo, proprio nell’infuriare dello scontro tra cattolici e ugonotti, alimentò nuovamente l’odio dei suoi avversari, che per giunta non vedevano di buon occhio le iniziative di cui egli si stava facendo promotore nell’ambito dell’università (l’istituzione della cattedra di Matematica, lo studio del Vecchio Testamento in ebraico e del Nuovo Testamento in greco, l’abolizione delle tasse studentesche). Fu così che dopo il massacro degli ugonotti a Vassy, Ramo lasciò Parigi rifugiandosi a Fontainebleau. Rientrerà nella capitale nel 1563, ma la lascerà nuovamente nel 1567, con l’acuirsi delle tensioni delle guerre di religione, per mettersi sotto la protezione di Luigi di Borbone Navarra, principe di Condé; dal 1568 al 1570 visitò la Germania e la Svizzera. Entrato nella comunità riformata francese di Heidelberg, aderì ufficialmente alla Riforma protestante (1569). A seguito della firma del trattato di pace di Saint-Germain (1570) fra cattolici e protestanti, Ramo tornò a Parigi, dove due anni dopo verrà ucciso dai sicari del cattolico duca di Guisa nella Notte di San Bartolomeo.

Come matematico si interessò di aritmetica, algebra e geometria, nonché della metodologia da applicare nell’insegnamento di queste discipline; curò inoltre un’edizione francese degli Elementi di Euclide (1545) e scrisse gli Arithmeticae libri tres (1555) e gli Scholarum mathematicarum libri (1569).

 

 

 

 

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