Circolo ermeneutico. Modello spaziale del processo di interpretazione dei testi elaborato dai teorici della critica ermeneutica e in particolare, anzitutto, dal filosofo tedesco Wilhelm Dilthey (1883-1911), che vuole rappresentare il rapporto peculiare che si instaura, in tale processo, fra il tutto e le parti. Il principio ha un aspetto paradossale: per poter interpretare il testo bisogna anzitutto comprenderne le singole parti, per poter comprendere le singole parti bisogna avere un’ipotesi complessiva dell’interpretazione del tutto. Secondo Dilthey, per comprendere il testo nei singoli elementi che lo compongono l’interprete deve avere preliminarmente un qualche senso del significato del tutto e, tuttavia, per avere una comprensione complessiva del tutto è necessaria una comprensione delle singole parti. Così, nel processo di comprensione e interpretazione di un testo, ci si può muovere da un singolo elemento a una visione d’insieme, per poi tornare a concentrarsi sul singolo elemento e così via («dal centro al cerchio» e «dal cerchio al centro»).
Nell’elaborazione dei teorici successivi, come Heidegger e Gadamer, il concetto investe anche i problemi del linguaggio: per comprendere il significato di una parola, è necessario avere una comprensione dell’intera frase; per avere una comprensione corretta dell’intera frase è necessaria la comprensione di ogni singola parola.