Descartes, René (in italiano Cartesio; La Haye, Turenna, 1596-Stoccolma, 1650). Filosofo e matematico francese, apparteneva a una famiglia della piccola nobiltà di provincia, che lo fece studiare presso i gesuiti. Prese parte alla guerra dei Trent’anni in Germania agli ordini di Massimiliano di Baviera; nel 1619, forse nei quartieri d’inverno di Massimiliano a Ulma, fece un sogno al quale egli attribuì la svolta fondamentale nel corso dei suoi studi e della sua attività di ricerca. Negli anni successivi compì diversi viaggi in Europa (dal 1623 al 1625 fu in Italia, poi a Parigi, in Olanda, a Leida e altrove, sempre alla ricerca di un luogo tranquillo e isolato dove potersi dedicare ai suoi studi); stabilitosi in Olanda, vi pubblicò alcune delle sue opere fondamentali. Nel 1649 venne invitato in Svezia dalla regina Cristina, e là visse fino alla morte.
Il suo pensiero prende le mosse dalla filosofia scolastica che gli era stata insegnata negli anni giovanili, ma si muove poi su una strada autonoma, nell’intento di formulare un nuovo metodo di indagine filosofica ispirato al modello della matematica, che ne fa l’iniziatore del razionalismo moderno. Egli parte dalla negazione di tutte le ipotesi precostituite e da una sola certezza, quella del proprio pensiero e della propria esistenza (sintetizzata nella celebre formula cogito ergo sum, «penso dunque sono»). Da tale certezza derivano il suo criterio di verità (l’evidenza delle idee chiare e distinte), l’innatismo delle idee, la prova ontologica dell’esistenza di Dio e del mondo, il dualismo tra l’anima (res cogitans) e la natura (res extensa).
Le riflessioni di Descartes su questi temi sono raccolte in alcune opere fondamentali, scritte con uno stile limpido e lucido, di una chiarezza esemplare, che offre una sintesi dei caratteri della prosa classica francese: il Discours de la méthode (“Discorso sul metodo”, 1637), le Méditations métaphisiques (“Meditazioni metafisiche”, 1641), Les principes de la philosophie (“I principi della filosofia”, 1644), il Traité des passions de l’âme (“Trattato sulle passioni dell’anima”, 1649).
Descartes esercitò un’influenza molto profonda non solo sugli sviluppi successivi della filosofia, ma anche sulla letteratura e sull’evoluzione della lingua letteraria.