Romanticismo. Derivato dall’aggettivo «romantico», il termine «romanticismo» venne applicato, per primo, da Friedrich von Schlegel (1798) alla letteratura che egli considerava «moderna» e che contrapponeva all’antica, o «classica». Usato sempre più ampiamente ed estesamente, il termine venne applicato, già nell’Ottocento, prima a una generale tendenza della sensibilità (un modo nuovo dell’immaginazione) e poi a un diffuso orientamento del pensiero, a una filosofia; e così via via si è parlato non più solo di musica o arte romantica, ma anche di scienza o filosofia romantiche. Questa grande ampiezza d’uso pone non pochi problemi a chi voglia definire più precisamente questo termine. Un’ulteriore complicazione viene dalla notevole varietà degli atteggiamenti interpretativi degli studiosi. C’è chi restringe il Romanticismo al solo insieme di movimenti letterari europei che si richiamarono a questo nome nella prima metà dell’Ottocento (Wellek), chi lo collega con un mutamento della sensibilità avvenuto alla fine del Settecento e vivo ancor oggi (Praz), chi addirittura lo considera uno dei due poli fra cui oscilla continuamente la spiritualità dell’uomo nei vari momenti storici (la distinzione di Schlegel fra classico e romantico, e quella di Nietzsche fra apollineo e dionisiaco sono state tante volte riprese dagli storici delle idee universali e dagli aderenti alla Geistesgeschichte, «storia dello spirito»). Ma le opinioni variano anche sull’omogeneità europea del fenomeno: mentre Wellek ne sostiene la sostanziale omogeneità, Lovejoy insiste sulla molteplicità e diversità delle sue manifestazioni nazionali. Le differenze sono ancor oggi vive nel linguaggio comune: mentre in tedesco romantisch evoca immagini letterarie, di paesaggio, di ricordi medievali (e die romantische Strasse è la strada che percorre, come itinerario poetico, una serie di borghi medievali con antichi castelli), in inglese romantic è collegato, nel linguaggio quotidiano, con il sentimento e l’amore. Se usiamo, come tendiamo a fare noi, il termine in modo restrittivo, per indicare alcuni precisi movimenti letterari, dobbiamo però anche tener presente che essi si svilupparono in date diverse, fra il 1800 e il 1830, nei differenti Paesi europei: prima in Germania, poi in Italia e Inghilterra, poi in Francia. È forse opportuno indicare quali sono stati, essenzialmente, i tratti comuni fra i diversi movimenti romantici: l’ideale della libertà creativa, della spontaneità, della sincerità; la concezione della letteratura, e della poesia, come espressione del sentimento; una polemica piuttosto vivace contro le regole, i generi, i precetti razionalistici; una battaglia in favore del libero gioco della fantasia; l’interesse per il mito e i simboli; l’esplorazione del sogno e di altre manifestazioni dell’inconscio; la tendenza ad abolire le distinzioni fra poesia e prosa. Quanto agli autori e alle opere principali, è possibile stilare una sorta di cronologia della letteratura romantica suddivisa per Paesi.
Italia
1763 Cesarotti, traduzione delle Poesie di Ossian (completata nel 1772).
1798 Foscolo, Ultime lettere di Jacopo Ortis (la pubblicazione restò interrotta; l’opera fu stampata in rinnovata redazione nel 1802).
1802-03 Foscolo, Sonetti.
1807 Foscolo, I sepolcri.
1811 Leoni, traduzione del Giulio Cesare di Shakespeare.
1814 Pellico, Francesca da Rimini.
1815 Manzoni, Inni sacri.
1816 Madame de Staël, Sulla maniera e l’utilità delle traduzioni. Berchet, traduzione della Eleonora e del Cacciatore feroce di Bürger, accompagnata dalla Lettera semiseria di Grisostomo al suo figliuolo. Grossi, La fuggitiva. Belli scrive il suo primo sonetto romanesco (ne comporrà 2400, pubblicati postumi).
1818 Fondazione del bisettimanale «Il Conciliatore», uscito fino al 1819.
1820 Manzoni, Il conte di Carmagnola. Grossi, Ildegonda.
1821 Manzoni, Cinque maggio. Porta, Poesie in dialetto milanese. Berchet, I profughi di Parga. Barbieri, traduzione del Kenilworth di Scott. Fondazione dell’«Antologia», uscita fino al 1833.
1822 Manzoni, Adelchi.
1822-24 Berchet, Romanze.
1823 Manzoni, Lettera sul Romanticismo al marchese Cesare d’Azeglio.
1825-27 Manzoni, I promessi sposi.
1826 Leopardi, Versi.
1829 Berchet, Fantasie.
1831 Leopardi, Canti.
1832 Pellico, Le mie prigioni.
1834 Grossi, Marco Visconti.
1835 Leopardi, Canti (è l’ultima edizione curata dall’autore; l’edizione completa apparve postuma nel 1845).
1837 Grossi, Ulrico e Lida.
1838 Tommaseo, Memorie poetiche e poesie.
1840 Tommaseo, Fede e bellezza.
1840-42 Manzoni, I promessi sposi (edizione definitiva).
1841 Tommaseo, Scintille. Prati, Edmenegarda.
1841-1842 Tommaseo, Canti popolari toscani, corsi, illirici, greci.
1843 Poerio, Liriche. Prati, Canti lirici, canti per il popolo, ballate.
1844 Prati, Memorie e lacrime.
1846 Aleardi, Lettere a Maria.
1861 Aleardi, I sette soldati.
Francia
1761 Rousseau, Giulia, o la Nuova Eloisa.
1776-78 Rousseau, Le fantasticherie del passeggiatore solitario.
1776-82 Le Tourneur, traduzione integrale di Shakespeare.
1781 Rousseau, Le confessioni.
1787 de Saint-Pierre, Paolo e Virginia.
1791 Volney, Rovine.
1800 Madame de Staël, Della letteratura considerata nei suoi rapporti con le istituzioni sociali.
1801 Chateaubriand, Atala.
1802 Chateaubriand, René. Il genio del Cristianesimo.
1809 Constant, Discorso preliminare al suo adattamento del Wallenstein di Schiller (sostiene l’opportunità di una revisione del teatro tragico francese alla luce dei modelli stranieri).
1813 Madame de Staël, La Germania. Traduzione delle Lezioni sull’arte e la letteratura drammatica di Schlegel.
1816 Constant, Adolfo.
1819 Chénier, Opere (postume, composte tra il 1778 e il 1794; in Chénier il Romanticismo francese riconosce le proprie origini). Fondazione del «Conservateur littéraire», uscito fino al 1821, organo di stampa del gruppo (Latouche, Soumet, Vigny, Hugo, Rességuier) che si riunisce nel salotto di Deschamps.
1820 Lamartine, Meditazioni poetiche.
1821 Fondazione della Société des Bonnes Lettres, di orientamento antiliberale e classico; ne fanno parte de Fontanes, Chateaubriand, Hugo, Lamartine, Nodier.
1822 Hugo, Odi. Vigny, Poemi.
1823 Fondazione della «Muse française», uscita fino al 1824, espressione del gruppo del salotto di Deschamps. Lamartine, Nuove meditazioni poetiche. Stendhal, Racine e Shakespeare.
1824 Fondazione di «Le Globe», uscito fino al 1832, organo di stampa dei romantici liberali (Stendhal, Mérimée, Dubois, Jouffroy, Thiers, Sainte-Beuve). Hugo, Nuove Odi.
1826 Hugo, Ballate. Vigny, Cinque marzo, romanzo.
1827 Confluenza della maggior parte dei romantici (Vigny, Sainte-Beuve, Deschamps, Balzac, Musset, Nerval, Gautier) nel «Cénacle» attorno a Hugo, attestatosi su posizioni decisamente romantiche e indirizzatosi verso il liberalismo. Hugo, Cromwell (la Prefazione di questo dramma è considerata il manifesto del Romanticismo francese).
1828 Sainte-Beuve, Quadro storico della poesia nel XVI secolo. Deschamps, Prefazione agli Studi francesi e stranieri (indica l’opportunità, per i romantici, di coltivare i generi epico, lirico, elegiaco). Nerval, traduzione del Faust di Goethe.
1829 Hugo, Le orientali. Vigny, Othello. Dumas, Enrico III e la sua corte.
1830 Hugo, Hernani. Lamartine, Armonie poetiche. Gautier, Poesie. Musset, Racconti di Spagna e d’Italia. Sainte-Beuve, Consolazioni.
1831 Hugo, Notre-Dame di Parigi e Foglie d’autunno.
1832 Vigny, Stello.
1833 Musset, I capricci di Marianna.
1834 Musset, Non si scherza con l’amore, Fantasio e Lorenzaccio.
1835 Hugo, Canti del crepuscolo. Vigny, Chatterton. Servitù e grandezza militare.
1836 Lamartine, Jocelyn. Musset, La notte di maggio, La notte di dicembre, La confessione di un figlio del secolo e Lettere di Dupuis e Cotonet.
1837 Musset, La notte d’ottobre. Hugo, Le voci interiori.
1838 Hugo, Ruy Blas. Lamartine, La caduta di un angelo.
1839 Lamartine, Raccoglimenti poetici.
1840 Hugo, I raggi e le ombre.
Inghilterra
1760-63 Macpherson, Poesie di Ossian (pubblicate nel triennio in diversi volumi con propri titoli).
1765 Percy, Reliquie dell’antica poesia inglese.
1789 Blake, Canti dell’innocenza.
1794 Blake, Canti dell’esperienza.
1798 Wordsworth e Coleridge, Ballate liriche.
1805 Wordsworth, Preludio (poema autobiografico).
1812 Byron, primi due canti del Pellegrinaggio del giovane Aroldo.
1813 Shelley, La regina Mah (poema filosofico). Byron, Il giaurro.
1814 Wordsworth, La peregrinazione (poema filosofico, incompiuto). Byron, Il corsaro, Lara e La sposa di Abido.
1815 Wordsworth, Poesie. Traduzione delle Lezioni sull’arte e la letteratura drammatica di Schlegel.
1816 Byron, L’assedio di Corinto. Coleridge, Kubla Khan. Shelley, Alastor.
1817 Byron, Manfred e terzo canto del Pellegrinaggio del giovane Aroldo. Keats, Poesie.
1818 Byron, quarto canto del Pellegrinaggio del giovane Aroldo. Keats, Endymion. Hazlitt, Lezioni sui poeti inglesi.
1819 Byron, primi cinque canti del Don Giovanni. Keats, Iperione (incompiuto). Shelley, I Cenci. 1820 Keats, Odi. Shelley, Prometeo liberato.
1821 Byron, Caino e Sardanapalo. Shelley, Adonais (elegia per la morte di Keats), Epipsychidion e Difesa della poesia. De Quincey, Confessioni di un mangiatore d’oppio inglese.
1822 Shelley, Il trionfo della vita.
1823 Carlyle, Vita di Schiller.
1823-24 Byron, canti VI-XVI del Don Giovanni.
1825 Hazlitt, Lo spirito dell’epoca.
1828 Carlyle, Goethe.
1829 Carlyle, Novalis.
1831 Peacock, Il castello dei ghiribizzi.
1833-34 Carlyle, Il sarto rappezzato.
1841 Carlyle, Sugli eroi, il culto degli eroi e l’eroico nella storia.
Germania
1762 Traduzione delle Poesie di Ossian.
1767-68 Herder, Frammenti sulla letteratura contemporanea tedesca.
1767-69 Lessing, Drammaturgia amburghese.
1773 Herder in collaborazione con Goethe e Möser, Del carattere e dell’arte tedeschi. Herder, Estratto da un carteggio su Ossian e i canti dei popoli antichi. Goethe, Götz von Berlichingen.
1774 Goethe, I dolori del giovane Werther. Bürger, Lenore.
1775 Prima traduzione di Shakespeare.
1777 Klinger, Furia e tempesta.
1778 Bürger, Il cacciatore feroce.
1778-1779 Herder, Voci dei popoli nei canti.
1781 Schiller, I masnadieri.
1787 Goethe, Egmont.
1789 Goethe, Torquato Tasso.
1795 Schiller, Sulla poesia ingenua e sentimentale.
1797 Schlegel, traduzione di Shakespeare.
1797-1802 Primo gruppo romantico («Frühromantik»), per breve tempo a Berlino, poi a Jena (di qui anche la denominazione di «gruppo di Jena»); costituito, attorno ai fratelli Schlegel, da Wackenroder, Tieck, Novalis, Schleiermacher, Schelling, ebbe il proprio organo di stampa nella rivista «Athenaeum» (“Ateneo”, 1798-1800).
1798 Novalis, Polline.
1798-1799 Schiller, trilogia drammatica del Wallenstein.
1798-1800 Schlegel, Frammenti.
1799 Schlegel, Lucinde. Schleiermacher, Discorsi sulla religione.
1800 Novalis, Inni alla notte.
1802 Novalis, Enrico di Ofterdingen.
1804 Schiller, Guglielmo Tell.
1805-08 Arnim e Brentano, Il corno magico del fanciullo (raccolta di canti popolari tedeschi del Medioevo).
1809-11 Schlegel, Lezioni sull’arte e la letteratura drammatica.
1810 Jahn, Germanicità.
1810-20 «I giovani romantici», gruppo che ebbe per centro Heidelberg, ma che si diffuse anche a Monaco e a Vienna; ne furono esponenti principali Brentano, Arnim, Görres, i fratelli Grimm: coltivò la poesia e la narrativa popolare di tradizione orale.
1812-14 Fratelli Grimm, Fiabe per bambini e famiglie.
1814 Körner, Lira e spada (postumo). Chamisso, La storia meravigliosa di Pietro Schlemihl.
1815 Hoffmann, Composizioni fantastiche alla maniera di Callot. Uhland, Poesie. Tieck, Fantaso (raccolta di poesie e fiabe).
1816 Hoffmann, Gli elisir del diavolo e Notturni.
1819-21 Hoffmann, I fedeli di San Serapione.
1821 Hoffmann, Opinioni sulla vita del gatto Murr.
1822 Hoffmann, Mastro Pulce. Heine, Poesie.
1826 Eichendorff, Dalla vita di un buonannulla. Kerner, Poesie.
Hölderlin, Poesie. Tieck, La rivolta delle Cevenne. Heine, Immagini di viaggio (opera continuata fino al 1831).
1827 Heine, Il libro dei canti.
1832 Lenau, Poesie.
1836 Immermann, Gli epigoni.
1837 Eichendorff, Poesie.
1838 Mörike, Poesie. Lenau, Nuove poesie.