Modo pastorale-allegorico. Il modo pastorale-allegorico (vedi modi letterari) prevede che la realtà e la vita vissuta offrano due possibilità contrapposte: da una parte il mondo della pace e della semplicità rurale, dall’altra il mondo della potenza e artificiosità cittadina. Fra i testi fondanti ci sono gli Idilli di Teocrito e le Bucoliche di Virgilio. Da questi testi e da altri simili, appartenenti alla poesia pastorale, deriva la vera e propria invenzione di una regione, un angolo particolare della Terra, più simbolico che reale (anche se il suo nome corrisponde a quello di una regione storica della Grecia): l’Arcadia. Sullo sfondo ideale di questa regione si muovono e dialogano fra loro i pastori, che si accontentano di poco, non conoscono angosce o fatica. Rispetto al mondo tumultuoso che la circonda, e minaccia di invaderla, l’Arcadia si presenta come un luogo ameno, è diversa sia dal mondo civilizzato delle città sia da quello selvaggio delle foreste. Il pastore (o il poeta e l’intellettuale che si identifica con lui e ne assume i valori) fugge il tumulto ma non è neppure alla ricerca della natura primitiva; gli basta il luogo che è suo, protetto sia dalla confusione e dall’inautenticità della città, sia dagli eccessi e dalle manifestazioni catastrofiche della natura. Egli ha un rapporto equilibrato e di scambio con la natura: dalla natura ricava i suoi strumenti musicali e ad essa rivolge le sue melodie. L’eco, metafora frequente del mondo pastorale, simboleggia un rapporto di reciprocità, un’esperienza di unità quasi religiosa. Il tempo del giorno che è più in armonia con quel mondo è il crepuscolo, la stagione più adatta è quella di mezzo: la primavera o l’autunno. Proprio per la sua natura ideale e convenzionale, il mondo pastorale si presta a tradursi facilmente in un mondo allegorico: la natura ideale può agevolmente tradursi in natura moralizzata; il pastore, con le sue aspirazioni e i suoi sogni, diventa l’incarnazione di un programma ideologico, dietro cui possono nascondersi precise categorie sociali (per esempio, i cortigiani che vivono nel palazzo di un re potente) o personaggi storici concreti. Il messaggio, spesso enigmatico e cifrato, si rivolge in questi casi a quei pochi che possono decifrarlo e capirlo.