Modo romanzesco. Il modo romanzesco (vedi modi letterari) si attua in narrazioni (i romances, come si dice in inglese, per distinguerli dai novels) in cui si raccontano fatti lontani dalla vita ordinaria, o perché meravigliosi o perché appartenenti a un universo sociale altro da quello del lettore (storie di nobili, storie esotiche). Sono, normalmente, ricche di colpi di scena e avventure, e si svolgono in uno spazio senza percorsi tracciati (una foresta, il mare, un luogo pieno di meraviglie). Il personaggio che vi si avventura si muove a caso e finisce sempre per arrivare in un luogo diverso da quello verso cui era diretto, finisce sempre per non incontrare ciò che cerca e per incontrare invece ciò che non cerca. Le avventure in cui egli si impegna possono susseguirsi all’infinito; esse non sono mai fini a se stesse, ma servono a migliorarlo spiritualmente, ad avvicinarlo a un ideale di perfezione etica, quasi mistica.
Le radici storiche del modo romanzesco vanno rintracciate nell’epoca medievale (in origine, del resto, il termine romance si riferiva al romanzo medievale francese in versi): generi tipici medievali in cui si è attuato sono il “romanzo cortese” (per esempio, l’Ivano di Chrétien de Troyes) e il “romanzo cavalleresco” (dai romanzi sulla corte di re Artù fino all’Orlando furioso di Ariosto, il quale peraltro, nel suo poema, ha aggiunto alla dimensione romanzesca quella epica). Tecnica tipica del romanzo di questo tipo è l’intreccio (o entrelacement) fra storie, vicende e percorsi narrativi dei diversi personaggi. Il modo romanzesco ha dimostrato nel tempo una forte resistenza e ha dato forma a molti generi narrativi anche moderni, sino ai romanzi d’avventura per ragazzi, ai romanzi di fantascienza e al fantasy (per fare degli esempi: dal Conte di Montecristo di Alexandre Dumas, del 1844-46, all’Isola del tesoro di Robert Louis Stevenson, del 1883, al Signore degli anelli di Tolkien, del 1954-55). Grande diffusione questa modalità dell’immaginario ha avuto anche nel cinema, nei serials televisivi, nei fumetti. Essa è tuttavia presente, in combinazione con altri modi, anche nel “romanzo storico” (in quelli di Walter Scott, per esempio, ma anche, nonostante le apparenze paiano contraddirlo, nei Promessi sposi di Manzoni), nel “romanzo di formazione” e in altre forme narrative moderne e contemporanee.